Ciao Raffaela,
Di solito a Natale si scrive la lettera a Gesù Bambino o a babbo Natale :) , io invece, appena alzato, ho pensato di scriverla a te e ci ho pensato davvero molto... Può darsi che ciò sia stato dettato dal fatto che è stato sempre un po' complicato vederci con calma (anche ultimamente) e poter parlare di quello che sto per dirti e che voglio che tu sappia nei prossimi pochi minuti di lettura...Fidati non c’è nulla di “pesante”… ;)
Non voglio usare la scorciatoia dello scrivere , ma è un modo o un’esigenza per farti sapere ciò che leggerai , che , poi, volendo, potrà essere sempre riaffrontato di persona vedendoci...
Volevo dirti , innanzitutto, che quando mi facesti la richiesta di amicizia su Facebook, a Febbraio/Marzo, nemmeno ci feci caso subito. E te lo spiego: accettai dopo un po' di tempo ( così come il voler leggere i tuoi racconti) perché al solo pensiero mi si apriva un mondo che mi riportava a quasi 18 anni prima, di quando venivo con una delle mie prime auto a Castellammare per vederti.
Nel frattempo tu hai vissuto una storia importante, io mi sono sposato, poi divorziato. ci siamo ritrovati entrambi a Roma chi per un motivo, chi per un altro e quando ti rividi a Piazza Mazzini, credimi, non mi sembrava che fossero passati quei 18 anni e te lo dissi subito. Il tempo passa, ma i bei ricordi lasciano un segno indelebile, immutabile, che nemmeno il trascorrere degli anni può scalfire.
Forse ho sbagliato a non dirti di persona delle cose come sto facendo adesso ma, a volte, la paura di non essere ben compresi ti porta a tergiversare e ti fa diventare meno deciso di come vorresti essere e tutto si ferma in un bivio che comunque prima o poi dovrà prendere una sua direzione.
Tutte le volte che ho insistito nel volerti rivedere, a costo di diventarti benevolmente “ossessivo”, non bastano a farti comprendere la “tempesta” di sensazioni che mi si affollavano ed affollano nella mente .
Mi sembra che quel giorno in cui a Castellammare di Stabia mi dicesti: “Angelo non è per te , ma i miei genitori si stanno separando e non me la sento di vivere una storia d'amore” , non fosse mai passato... E quindi puoi immaginare il perché delle mie reazioni quando ( parlo del 2016) non riuscivamo a vederci o tu eri, come lo sei, (com’è anche giusto) molto legata ad altre uscite e frequentazioni che hai coltivato nei tuoi anni romani. Per me invitarti ad un evento o ad altro , come ti ho più volte detto, è stato sempre e solo un pretesto per poterci rivedere o quasi come una necessità, non egoistica, ma di quelle che partono dal profondo del cuore in cui la sola presenza dell’altro ti appaga...
Ho cercato di vivere ogni istante, minuto in cui ci siamo visti come momenti che mi hanno sempre riempito di positività e salutarci, pensando a chissà quando e come ci saremmo rivisti, non è stato mai semplice.
Non puoi immaginare quante volte avrei voluto dirti una parola in più, farti arrivare i miei pensieri, tenerti la mano sulla spalla o stringertela per farti capire cosa significava per me realmente vederci... Al cinema starti a 5 cm e non voler osare per non urtare la tua sensibilità è stato per me molto difficile… Anche perché se non si carpiscono segnali di chi è con te, puoi capire, è tutto più complesso. E rischiare di sentirsi dire (ma è solo una mia ipotesi):”Sei solo un amico”, “In questo momento voglio stare sola...”, non è il massimo...
Anche se a volte ho vissuto la contrapposizione di quando ci siamo visti da soli , in cui ti ho sempre trovato una ragazza adorabile, dolce, profonda e in alcuni altri casi invece in cui tu mi hai fatto sentire un po' estraneo dalla tua vita, ho cercato sempre di capire le esigenze che ti portavano a fare ciò anche se mi era difficile condividerle, perché significava non vedersi o ,peggio, sentire la distanza come freddezza.
Ricordi quando ci siamo sentiti a Settembre dopo mesi in cui ci siamo un po' allontanati ( un po’ in modo eccessivo direi :) causa messaggio su WhatsApp? In un passaggio della telefonata mi dicesti pressapoco così: Perché mi seguivi agli eventi ? Mica io e te siamo fidanzati?" Ti stavo per rispondere : "Sarebbe proprio un'ottima idea" . Ma mi fermai perché ho sempre un grande rispetto per la sensibilità altrui e soprattutto per la tua e non mi sembrava il momento o il caso di rispondere in questo modo. Ma oggi mi pento , perché forse una qualunque tua risposta mi avrebbe reso partecipe di una tua idea a riguardo.
La mia non è di certo nostalgia di un tempo passato ma la constatazione presente che mi è sempre bastato solo guardarti, ironizzare ;) , scherzare, parlare di tutto e di più per considerarti migliore e diversa da altre mie conoscenze e per questo una ragazza “unica e speciale” da “non perdere” di nuovo.
Mi sarebbe piaciuto uscire con te in una situazione in cui passeggiando, a cena, in un contesto diverso dai soliti, avrei potuto dirti queste cose di persona, ma se fai mente locale, più di una volta non è stato possibile organizzarci o non me ne hai mai data la effettiva possibilità... A volte ho anche pensato, forse in modo folle, che per continuare a frequentare il tuo gruppo dovevi per forza rimanere Single e quindi era inutile portare avanti qualunque discorso di altro tipo con te... Oppure ho pensato che sei in una posizione di autodifesa un po’ troppo rigida da anni…
Considerandoti una ragazza sensibile ed intelligente, a volte, mi sono fatto l'idea, che qualche mio segnale ti fosse arrivato e per questo si continuava a vederci a sentirci con il piacere di farlo, non solo come semplici conoscenti. Come è per me, ma credo che è lo stesso anche per te, io non invito chiunque a condividere con me delle situazioni se non ci tengo in particolar modo, modo che ovviamente , per me, va ben al di là dell'amicizia ( come volerti accanto durante il mio film).
Nella mia vita, nel bene o male, ho cercato sempre di vivere senza rimpianti.
E mi sento fortunato che due persone come noi si siano conosciute e rincontrate... non è un privilegio che capita a tutti nella vita…
Per me un tuo appuntamento , il vederti arrivare, sentirti strada facendo, un tuo messaggio a volte anche inatteso, il pensarti per comprarti un piccolissimo , forse banale, ricordo, sono stati sempre momenti vissuti con una strana e piacevole emozione, si, non so spiegartelo diversamente...ma è così… o forse non è spiegabile...
Ognuno di noi due nella vita ha vissuto esperienze personali sentimentali, familiari ed altre che lo hanno portato ad avere riserve su cose , fatti e persone, ma mi sono sempre detto , in questi mesi: “Che spiacevole risvolto sarebbe non provare a vivere la nostra frequentazione in modo diverso, come penso e sono convinto meriterebbe di essere vissuta...”
Forse è questo che, insieme a qualche difficoltà nel vederci, mi ha spinto a scriverti e credimi, per questo mio profondo sentimento sincero ed incondizionato che ho per te ed avrò sempre ( al di là delle nostre stupide incomprensioni) , è molto più facile scrivere 100 pagine di sceneggiatura che queste poche righe!
Anche se non sono di fronte a te a pronunciare queste parole con la vibrazione delle mie corde vocali e del mio “sentire”, spero che anche per un attimo mi avrai pensato come se te le stessi dicendo di persona, mentre, di sicuro, con gli occhi, non riuscendo a fissarli nei tuoi, guardo altrove per distogliermi da quel sano indugiare che non ricordo di aver mai provato prima in vita mia...
Ciao, Angelo
Buon Natale 2016
Di solito a Natale si scrive la lettera a Gesù Bambino o a babbo Natale :) , io invece, appena alzato, ho pensato di scriverla a te e ci ho pensato davvero molto... Può darsi che ciò sia stato dettato dal fatto che è stato sempre un po' complicato vederci con calma (anche ultimamente) e poter parlare di quello che sto per dirti e che voglio che tu sappia nei prossimi pochi minuti di lettura...Fidati non c’è nulla di “pesante”… ;)
Non voglio usare la scorciatoia dello scrivere , ma è un modo o un’esigenza per farti sapere ciò che leggerai , che , poi, volendo, potrà essere sempre riaffrontato di persona vedendoci...
Volevo dirti , innanzitutto, che quando mi facesti la richiesta di amicizia su Facebook, a Febbraio/Marzo, nemmeno ci feci caso subito. E te lo spiego: accettai dopo un po' di tempo ( così come il voler leggere i tuoi racconti) perché al solo pensiero mi si apriva un mondo che mi riportava a quasi 18 anni prima, di quando venivo con una delle mie prime auto a Castellammare per vederti.
Nel frattempo tu hai vissuto una storia importante, io mi sono sposato, poi divorziato. ci siamo ritrovati entrambi a Roma chi per un motivo, chi per un altro e quando ti rividi a Piazza Mazzini, credimi, non mi sembrava che fossero passati quei 18 anni e te lo dissi subito. Il tempo passa, ma i bei ricordi lasciano un segno indelebile, immutabile, che nemmeno il trascorrere degli anni può scalfire.
Forse ho sbagliato a non dirti di persona delle cose come sto facendo adesso ma, a volte, la paura di non essere ben compresi ti porta a tergiversare e ti fa diventare meno deciso di come vorresti essere e tutto si ferma in un bivio che comunque prima o poi dovrà prendere una sua direzione.
Tutte le volte che ho insistito nel volerti rivedere, a costo di diventarti benevolmente “ossessivo”, non bastano a farti comprendere la “tempesta” di sensazioni che mi si affollavano ed affollano nella mente .
Mi sembra che quel giorno in cui a Castellammare di Stabia mi dicesti: “Angelo non è per te , ma i miei genitori si stanno separando e non me la sento di vivere una storia d'amore” , non fosse mai passato... E quindi puoi immaginare il perché delle mie reazioni quando ( parlo del 2016) non riuscivamo a vederci o tu eri, come lo sei, (com’è anche giusto) molto legata ad altre uscite e frequentazioni che hai coltivato nei tuoi anni romani. Per me invitarti ad un evento o ad altro , come ti ho più volte detto, è stato sempre e solo un pretesto per poterci rivedere o quasi come una necessità, non egoistica, ma di quelle che partono dal profondo del cuore in cui la sola presenza dell’altro ti appaga...
Ho cercato di vivere ogni istante, minuto in cui ci siamo visti come momenti che mi hanno sempre riempito di positività e salutarci, pensando a chissà quando e come ci saremmo rivisti, non è stato mai semplice.
Non puoi immaginare quante volte avrei voluto dirti una parola in più, farti arrivare i miei pensieri, tenerti la mano sulla spalla o stringertela per farti capire cosa significava per me realmente vederci... Al cinema starti a 5 cm e non voler osare per non urtare la tua sensibilità è stato per me molto difficile… Anche perché se non si carpiscono segnali di chi è con te, puoi capire, è tutto più complesso. E rischiare di sentirsi dire (ma è solo una mia ipotesi):”Sei solo un amico”, “In questo momento voglio stare sola...”, non è il massimo...
Anche se a volte ho vissuto la contrapposizione di quando ci siamo visti da soli , in cui ti ho sempre trovato una ragazza adorabile, dolce, profonda e in alcuni altri casi invece in cui tu mi hai fatto sentire un po' estraneo dalla tua vita, ho cercato sempre di capire le esigenze che ti portavano a fare ciò anche se mi era difficile condividerle, perché significava non vedersi o ,peggio, sentire la distanza come freddezza.
Ricordi quando ci siamo sentiti a Settembre dopo mesi in cui ci siamo un po' allontanati ( un po’ in modo eccessivo direi :) causa messaggio su WhatsApp? In un passaggio della telefonata mi dicesti pressapoco così: Perché mi seguivi agli eventi ? Mica io e te siamo fidanzati?" Ti stavo per rispondere : "Sarebbe proprio un'ottima idea" . Ma mi fermai perché ho sempre un grande rispetto per la sensibilità altrui e soprattutto per la tua e non mi sembrava il momento o il caso di rispondere in questo modo. Ma oggi mi pento , perché forse una qualunque tua risposta mi avrebbe reso partecipe di una tua idea a riguardo.
La mia non è di certo nostalgia di un tempo passato ma la constatazione presente che mi è sempre bastato solo guardarti, ironizzare ;) , scherzare, parlare di tutto e di più per considerarti migliore e diversa da altre mie conoscenze e per questo una ragazza “unica e speciale” da “non perdere” di nuovo.
Mi sarebbe piaciuto uscire con te in una situazione in cui passeggiando, a cena, in un contesto diverso dai soliti, avrei potuto dirti queste cose di persona, ma se fai mente locale, più di una volta non è stato possibile organizzarci o non me ne hai mai data la effettiva possibilità... A volte ho anche pensato, forse in modo folle, che per continuare a frequentare il tuo gruppo dovevi per forza rimanere Single e quindi era inutile portare avanti qualunque discorso di altro tipo con te... Oppure ho pensato che sei in una posizione di autodifesa un po’ troppo rigida da anni…
Considerandoti una ragazza sensibile ed intelligente, a volte, mi sono fatto l'idea, che qualche mio segnale ti fosse arrivato e per questo si continuava a vederci a sentirci con il piacere di farlo, non solo come semplici conoscenti. Come è per me, ma credo che è lo stesso anche per te, io non invito chiunque a condividere con me delle situazioni se non ci tengo in particolar modo, modo che ovviamente , per me, va ben al di là dell'amicizia ( come volerti accanto durante il mio film).
Nella mia vita, nel bene o male, ho cercato sempre di vivere senza rimpianti.
E mi sento fortunato che due persone come noi si siano conosciute e rincontrate... non è un privilegio che capita a tutti nella vita…
Per me un tuo appuntamento , il vederti arrivare, sentirti strada facendo, un tuo messaggio a volte anche inatteso, il pensarti per comprarti un piccolissimo , forse banale, ricordo, sono stati sempre momenti vissuti con una strana e piacevole emozione, si, non so spiegartelo diversamente...ma è così… o forse non è spiegabile...
Ognuno di noi due nella vita ha vissuto esperienze personali sentimentali, familiari ed altre che lo hanno portato ad avere riserve su cose , fatti e persone, ma mi sono sempre detto , in questi mesi: “Che spiacevole risvolto sarebbe non provare a vivere la nostra frequentazione in modo diverso, come penso e sono convinto meriterebbe di essere vissuta...”
Forse è questo che, insieme a qualche difficoltà nel vederci, mi ha spinto a scriverti e credimi, per questo mio profondo sentimento sincero ed incondizionato che ho per te ed avrò sempre ( al di là delle nostre stupide incomprensioni) , è molto più facile scrivere 100 pagine di sceneggiatura che queste poche righe!
Anche se non sono di fronte a te a pronunciare queste parole con la vibrazione delle mie corde vocali e del mio “sentire”, spero che anche per un attimo mi avrai pensato come se te le stessi dicendo di persona, mentre, di sicuro, con gli occhi, non riuscendo a fissarli nei tuoi, guardo altrove per distogliermi da quel sano indugiare che non ricordo di aver mai provato prima in vita mia...
Ciao, Angelo
Buon Natale 2016